Lievito, farina, acqua, uova e tanto, tanto burro. Il pandoro è un dolce apparentemente semplice, la cui complessità si trova più nella sua lavorazione. Oltre che alla districata storia della sua origine. Il "pan de oro" veniva servito nelle case dei ricchi veneziani ancora nel 1800, ma la sua storia è arricchita di zucchero a velo e curiosità. Come, ad esempio, la vera natura della sua forma, disegnata da Angelo Dall'Oca Bianca, un pittore impressionista. Ma la sua ricetta si trova depositata all'ufficio brevetti soltanto il 14 ottobre del 1894 da Domenico Melegatti, titolare dell'omonima industria dolciaria. Un dolce così “semplice” eppure con una storia ancor più ricca della farcitura dei panettoni. Poi arriviamo noi, che quest'anno rendiamo il tutto ancora più (dolcemente) complesso, proponendovi una lista di alcuni tra i lievitati più particolari per questo Natale. Pronti a farvi deliziare?
Pandoro senza glutine di GluFree Bakery
Il pandoro senza glutine di GluFree Bakery
Oltre alla moda e al “trend”, c'è un pandoro pensato per chi segue un'alimentazione senza glutine, un'esigenza piuttosto seria e sempre più tenuta conto (fortunatamente). In questo caso il Pandoro di GluFree Bakery è un omaggio alla tradizione per chi non vuole rinunciare al gusto, anche a Natale, un omaggio (dolce) a chi ha un'esigenza… o chi semplicemente vuole farne a meno del glutine. Soffice e leggero come un pandoro classico, è realizzato con farine alternative attentamente selezionate. Perfetto per un regalo inclusivo, con una fragranza che unisce gusto e leggerezza senza compromessi.
Offella d'oro di Offelleria Perbellini
L'Offella d'oro di Offelleria Perbellini
Questo non è un pandoro, è il pandoro. La leggenda vuole che l'Offella d'oro sia il capostipite dei dolci lievitati di Verona, con una ricetta datata il 1° ottobre 1891. Questa è la storia che racconta la Rinomata Offelleria, spiegando come Giovanni Battista Perbellini abbia dato vita alla ricetta di un dolce tradizionale veronese chiamato “Nadalin”, con l'aggiunta di burro e uova per rendere più soffice e morbida la pasta. Dal Nadalin nasce “Offella d'oro”, la versione più fedele e artigianale a quel dolce storico che ha dato vita, anni dopo, a ciò che conosciamo col nome di Pandoro. Noi siamo consapevoli che con questa aggiunta stiamo probabilmente dando vita anche alla faida più accesa di quella tra pandoro e panettone, ovvero quale sia il pandoro originario. Nel dubbio, Offella d'oro saprà difendersi molto bene col suo gusto semplice ma avvolgente.
Pandoro siciliano della Pasticceria Di Stefano
Il pandoro siciliano della Pasticceria Di Stefano
Nord e sud ancora una volta uniti grazie alla cucina: il caso del Pandoro Siciliano della Pasticceria Di Stefano è il desiderio di connubiare il lievitato veronese e la tradizione siciliana. Come? Con la semplicità, ingrediente sempre vincente. L'impasto del pandoro viene reinterpretato in una chiave siciliana, con lievito madre e ingredienti locali, donando un sapore alla pasta più corposo e ricco rispetto alla ricetta tradizionale veronese. Per concludere l'esperienza come dei veri siciliani Doc, la pasticceria consiglia di abbinare al pandoro una delle sue creme, dal cioccolato di Modica, alla mandorla fino all'iconico pistacchio siciliano.
Pandoro sfogliato della Pasticceria Angelo Grippa
Il pandoro sfogliato della Pasticceria Angelo Grippa
Il gusto della genialità è trovare soluzioni semplici a ricette complesse: Angelo Grippa ha creato questa versione del pandoro che denomina “sfogliato”, perché combina la tecnica del croissant francese con la tradizionale ricetta della lavorazione del pandoro. Può un'idea così banale trasformare radicalmente una ricetta? Provare per credere: la “sfogliatura” da croissant dona a questo pandoro una consistenza ariosa e un gusto ricco di burro.Una versione raffinata e innovativa del classico dolce natalizio.
Giandoro della Farmacia Del Cambio
Il Giandoro della Farmacia Del Cambio
La Farmacia del Cambio, emblema della cioccolateria torinese, ha pensato anche lei a come poter apportare qualche tocco di personalità alla ricetta del classico pandoro. Nasce così il Giandoro, l'incontro tra la golosità del gianduiotto e la tradizione del pandoro. Sviluppato da Maicol Vitellozzi e Matteo Baronetto, questo dolce ha una forma che richiama i celebri cioccolatini torinesi e una consistenza soffice che esalta la pasta del pandoro. Un abbinamento tra il cioccolato e la dolcezza dello zucchero a velo, pensato per chi cerca un pandoro fuori dal coro.
Pandoro al caramello salato di Loison Pasticceri dal 1938
Il pandoro al caramello salato di Loison
Se ormai troviamo diverse combinazioni tra pandoro e creme spalmabili sopra, che rendono questo dolce sempre più goloso ma anche più lontano dalla sua tradizione, è possibile essere smentiti con l'equilibrio del Pandoro al Caramello Salato di Loison. Il caramello in questo caso non è aggiunto, ma perfettamente integrato al burro e alla vaniglia dell'impasto, con un contrasto di sapori dolci e salati. La crema al caramello salato, infusa all'interno del pandoro, si fonde perfettamente con la struttura soffice del dolce. Una scelta perfetta per chi vuole osare, ma non troppo. Per chi è tradizionale, ma non troppo. Per chi gusta. E basta.
PandUovo di Andrea Tortora
Il PandUovo di Tortora
Questo dolce nasce per essere gustato a Pasqua, ma soltanto sulla carta. Parlando con Andrea Tortora, capirete che la sua voglia di addolcire le tavole italiane non scade secondo una data precisa. Con il suo marchio PandUovo, ha creato una nuova icona che unisce la forma di un uovo pasquale alla consistenza del pandoro. Lievitato con maestria e arricchito da note di vaniglia e miele, questo pandoro sfida la forma, la ricetta e persino le stagioni. Perfetto per Natale (e oltre).
Bussolà di Iginio Massari
Il Bussolà del maestro Massari
Parlare di pasticceria e lievitati senza citare Iginio Massari, sarebbe uno sgarro imperdonabile (soprattutto per chi vive a Brescia). Il Bussolà di Iginio Massari è una rivisitazione della tradizione bresciana, ma è perfetto per finire sulle tavole natalizie di tutta Italia. Con una lavorazione che rende questo lievitato soffice e aromatizzato con burro, vaniglia e scorza di limone, il Bussolà diventa un dolce perfetto per tutti, mantenendo viva l'eredità della tradizione dolciaria italiana mentre si va oltre al “solito” pandoro.