Gli impianti di molluschicoltura della Costa dei Trabocchi stanno affrontando gravi difficoltà a causa di tre principali criticità: la presenza di mucillagine, la siccità e il riscaldamento delle acque marine. A lanciare l'allarme sono Maurizio Di Pietro, presidente dell'organizzazione di produttori (Op) Acquacoltori della Costa dei Trabocchi, e Franco Ricci, presidente del Flag Costa dei Trabocchi, che chiedono un incontro urgente alla Regione Abruzzo per poter valutare possibili interventi a sostegno degli operatori.

Allarme rosso per la molluschicoltura in Costa dei Trabocchi
Molluschicoltura in crisi in Abruzzo, le imprese: «Siamo disperati»
Come riferito dal presidente della Op, infatti, negli impianti delle imprese aderenti al consorzio e dislocate nel territorio compreso tra Ortona e Vasto, i danni sono già ingenti e irreversibili. «Finora - spiega Di Pietro - abbiamo già perso l'intero prodotto adulto, pari a 7mila quintali di mitili, e circa l'80% del novellame, pari a 10mila quintali che avrebbero generato 30mil quintali di prodotto adulto. Continuando così, entro settembre avremo perso l'intero seme e questo significherà dover ripartire praticamente da zero, come se avessimo appena aperto gli impianti, con la raccolta dei prodotti per il commercio che non avverrà prima del 2026. Siamo davvero disperati».

Molluschicoltura in crisi in Abruzzo, le cause e le soluzioni
La morìa delle cozze e dei semi, che avrebbero dovuto svilupparsi negli impianti per diventare prodotto adulto, è stata causata dalle condizioni meteorologiche dell'estate 2024, una stagione che è stata caratterizzata da mucillagine e temperature marine eccezionalmente alte, che hanno raggiunto i 30 gradi per periodi prolungati. Queste condizioni hanno provocato anossia, ovvero mancanza di ossigeno, nei tessuti dei mitili, portandoli alla morte. Inoltre, la siccità ha ridotto l'apporto idrico dai fiumi, diminuendo drasticamente la disponibilità di nutrimento per i molluschi bivalvi, come il fitoplancton e il particellato organico.
Il Consorzio e il Flag Costa dei Trabocchi hanno proposto diverse soluzioni alle autorità competenti, tra cui la Regione Abruzzo. Le proposte includono il riconoscimento dello stato di calamità, l'adozione di misure di indennizzo diretto e la rateizzazione dei pagamenti dovuti al fisco e agli enti previdenziali, sia per le somme arretrate che per quelle future, almeno per i prossimi due anni. Inoltre, si richiede l'intervento delle istituzioni presso gli istituti bancari per ottenere una moratoria sui mutui contratti dagli imprenditori del comparto.