è un quadro preoccupante quello che si sta delineando per il turismo italiano a chiusura del 2011. L'allarme arriva da Renzo Iorio, presidente di Federturismo-Confindustria. I primi dati disponibili evidenziano un calo complessivo di quasi l'8% per il comparto turistico, come anche accertato da Federconsumatori e in controtendenza rispetto alle ultime rilevazioni dell'Unwto (Organizzazione mondiale del turismo) che davano un +4% all'Europa e al nostro Paese.
La spesa complessiva degli italiani per le festività è crollata a 4 miliardi di euro dai 4,4 dell'anno scorso e le previsioni sono per un peggioramento nei prossimi mesi. «Occorrono quindi - afferma Iorio - immediate misure di rilancio e semplificazione per il turismo. Un settore che costituisce un asset fondamentale per l'economia del Paese sia in termini di contributo al Pil (10%) sia di forza lavoro e occupazione. Serve un piano strategico nazionale condiviso mentre, al contrario, per il settore si sente parlare solo di anacronistici possibili interventi a spese dei contribuenti per intervenire in favore di aziende specifiche (vedi il caso Valtur) con paradossali effetti distorsivi e penalizzanti rispetto alle aziende sane che nel mercato resistono e creano sviluppo».
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