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Trentodoc, volano in tutta Italia le magiche bollicine di Chardonnay e Pinot nero

15 febbraio 2009 | 16:00
Trentodoc, volano in tutta Italia 
le magiche bollicine di Chardonnay e Pinot nero
Trentodoc, volano in tutta Italia 
le magiche bollicine di Chardonnay e Pinot nero

Trentodoc, volano in tutta Italia le magiche bollicine di Chardonnay e Pinot nero

15 febbraio 2009 | 16:00
 

Leggero come il volo di un aliante, accattivante come una melodia, seducente come le meravigliose Dolomiti. è con queste parole che il Trentodoc, il metodo Classico trentino, si presenta sul nuovo portale www.trentodoc.com. Sono trascorsi più di 100 anni da quanto un giovane cantiniere trentino volle trasferire la tradizione francese su terreni che avevano una latitudine diversa da quella dei cugini d'oltralpe, ma che offrivano la possibilità di posizionare i filari a una maggiore altitudine.

Dall'intuizione di Giulio Ferrari, che impiantò le prime pianticelle di Chardonnay nella Valle dell'Adige, è nato il Trentodoc: 27 cantine che oggi producono oltre 8 milioni di bottiglie attraverso 60 etichette.
Per il Trentodoc, ora, la parola d'ordine sembra essere una: crescere. Il 2008 ha dato risultati più che positivi, ma la sfida, per le bollicine trentine, continua: l'obiettivo, condiviso da gran parte degli spumanti italiani, è di posizionarsi sulle tavole come vino a tutto pasto, con il tentativo di rompere gli schemi del tradizionale abbinamento spumante-dolce.

Fausto Peratoner«Negli ultimi anni - ha dichiarato il presidente del Trentodoc Fausto Peratoner (nella foto) - grazie al lavoro congiunto dei produttori, del canale Ho.Re.Ca. e sicuramente della stampa, si è sviluppata una netta tendenza al consumo di metodo Classico e quindi di Trentodoc durante tutto il corso dell'anno. Molto resta da fare in quest'ottica, questo processo non è giunto al suo termine e non deve arrestarsi. In questo momento in Trentino c'è grande feFototeca Trentino Spa - foto di Giorgio Deflorianrmento: infatti dopo essere riusciti tramite la Provincia autonoma di Trento a comprendere tutto il Trentodoc sotto un unico marchio collettivo, le istituzioni e i produttori insieme stanno cercando di aumentarne la notorietà e di farlo conoscere il più possibile. Al momento le nostre energie si stanno concentrando in Italia, che è naturalmente il primo mercato di riferimento per importanza».

Da qui l'idea di promuovere, lo scorso dicembre, nel contesto di 'Bollicine su Trento”, un'iniziativa che permettesse a grandi chef di presentare piatti in abbinamento al Trentodoc. Al tavolo dei relatori del convegno erano presenti anche Emanuele Scarello, chef del ristorante Stella Michelin 'Agli Amici” di Udine, e Claudio Sadler, chef del ristorante due Stelle Michelin 'Sadler” di Milano. A loro il compito di confermare che anche la ristorazione italiana sta lavorando nel tentativo di diffondere la giusta cultura nel consumo degli spumanti.

Ma il Trentodoc, nel 2008, non è stato unicamente 'Bollicine su Trento” (si veda la scheda sull'evento, a destra): l'anno è stato infMauro Lunelliatti caratterizzato da una serie di appuntamenti che hanno visto il marchio e il prodotto protagonisti di una lunga serie di eventi: i 21 vincitori della tappa del 'Giro d'Italia” hanno stappato Jéroboam di Trentodoc, così come i campioni della Ferrari e quelli della Ducati per 'Wrooom” o Anna Incerti e Duncan Kibet sul podio della 'Maratona di Milano”. Le bollicine trentine hanno inoltre sponsorizzato, in occasione del lancio della nuova campagna pubblicitaria, l''Umbria Jazz Winter”, la prestigiosa rassegna musicale che ha richiamato quasi 70mila persone a Orvieto.
E non solo: dallo scorso anno c'è anche il Trentodoc tra le eccellenze del Trentino ad accompagnare il matrimonio celebrato tra la Juventus e la Provincia autonoma di Trento.

E per il futuro? Tra i produttori è Mauro Lunelli (nella foto) dell'azienda Ferrari a lanciare una ventata di ottimismo. E lo fa confrontando i numeri di consumo e produzione di bollicine di alcune nazioni europee, per trarre poi la conclusione che in Italia, dove il mercato è ancora in evoluzione e dove il bevitore va ancora educato, ci sono i presupposti per notevoli incrementi.
Nel caso del Trentodoc, sempre secondo Lunelli, questi potrebbero portare la produzione di bottiglie da 8 a 20, forse fino a 30 milioni, valorizzando al massimo le uve di Chardonnay e Pinot nero di montagna che sono alla base di queste bollicine.

Ezio Zigliani

 

 Bollicine su Trento

Nonostante l'intensa nevicata che ha ostacolato gli spostamenti, 'Bollicine su Trento” si è chiusa i primi di dicembre dello scorso anno in un clima di soddisfazione generale. Oltre mille persone hanno affollato le sale di Palazzo Roccabruna. Un pubblico interessato e partecipe ha assistito alle tavole rotonde 'Trentodoc... per ogni cucina” con Nereo Pederzolli, Marco Sabellico e gli chef stellati della Guida Michelin Emanuele Scarello e Claudio Sadler e 'Trentodoc in rosa” con Maria Concetta Mattei, giornalista trentina del Tg2, e le donne del Trentodoc - Camilla Lunelli (Cantine Ferrari), Roberta Gioriali (Maso Martis), Manuela Bassetti (Azienda Pisoni), Giorgia Brugnara (Cesarini Sforza), Sabrina Viola (Rotari) e Carmen Tomasi (Revì) - che hanno sottolineato l'importanza del contributo femminile in cantina nei termini di una maggiore attenzione per la cura del dettaglio e per le più piccole sfumature.


LE NOSTRE SELEZIONI

1 Millesimato Trentodoc Ferrari Perlé 2003 di Ferrari f.lli Lunelli
2 Trentodoc Brut corte imperiale di conti di wallenburg
3 Trentodoc metodo Classico Brut Sarnis di Cantina sociale di Avio
4 Trentodoc metodo Classico Aldeno Brut di Cantina Aldeno

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