Nella cornice del Park Hyatt Milano, Damilano ha presentato l’annata 2017 del suo prestigioso Barolo Docg Riserva Cannubi “1752”. L’occasione è stata celebrata con una degustazione verticale, che ha ripercorso l'evoluzione di un vino emblema della tradizione vinicola delle Langhe, nato con la vendemmia 2008. Questo evento ha sottolineato non solo la qualità del prodotto, ma anche il profondo legame tra la cantina e la celebre menzione geografica Cannubi.

Damilano ha presentato l’annata 2017 del suo Barolo Docg Riserva Cannubi “1752”
Le caratteristiche uniche del Cannubi
Il Barolo Docg Riserva Cannubi “1752” affonda le sue radici nella decisione della cantina Damilano di valorizzare la storica menzione geografica Cannubi, conosciuta come Tumela. Questa zona, posta nella parte centrale e più elevata della collina con esposizione a sud e sud-est, offre condizioni ottimali per la maturazione del Nebbiolo. Le viti, con oltre cinquant'anni di vita, crescono su terreni ricchi di marne di Sant’Agata e arenarie di Diano, formatisi in diverse ere geologiche. Questi suoli donano al vino una combinazione unica di profumi stratificati, che vanno dai frutti rossi, come ciliegia e prugna, a note floreali di rosa e viola, fino a sfumature di tabacco con l’invecchiamento.

Alcuni dei vini degustati
La complessità e l’eleganza del “1752” derivano dall'equilibrio tra gli elementi del terreno. Il calcio e l'argilla conferiscono finezza, la sabbia esalta la freschezza e il limo, insieme a potassio e magnesio, contribuiscono a un colore intenso e a un’alta concentrazione polifenolica. Il risultato è un vino di grande struttura, profondo e ricco di aromi, che rappresenta al meglio la nobiltà del Barolo. L’etichetta "1752" rende omaggio alla più antica bottiglia delle Langhe, risalente a quell'anno e conservata a Bra, già recante il nome Cannubi. Con una filosofia di eccellenza senza compromessi, Damilano ha scelto di lasciare invecchiare il vino per sette anni, superando i cinque richiesti dal disciplinare, per garantire una qualità superiore.
La verticale: un viaggio nel tempo
Durante l’evento, Damilano ha offerto una degustazione verticale di cinque annate: 2008, 2010, 2015, 2016 e 2017. Ogni annata ha raccontato una storia unica, mostrando come il Barolo Cannubi “1752” si evolva nel tempo, mantenendo però una costante eleganza e complessità. L’annata 2008, nonostante le sfide climatiche, ha prodotto un Barolo con una struttura straordinaria e una freschezza eccezionale. Il 2010, grazie a un inverno rigido e abbondanti nevicate, ha dato vita a uve di qualità eccellente. Il 2015 è stata una delle vendemmie migliori, con tannini eccezionali che hanno garantito vini longevi ed eleganti. Il 2016 si è distinto come una delle annate più raffinate dell'ultimo decennio, ideale per un lungo invecchiamento. Infine, il 2017, con il suo clima unico caratterizzato da un inverno mite e un’estate calda e secca, ha portato a una vendemmia precoce e a vini complessi, ideali sia per il consumo immediato che per l’invecchiamento. Il processo di vinificazione del Barolo Docg Riserva Cannubi “1752” prevede una lunga fermentazione con macerazione a cappello sommerso, seguita da un invecchiamento di 60 mesi in botti grandi e ulteriori 24 mesi in bottiglia. Questo lungo affinamento conferisce al vino una profondità e una complessità senza pari, rendendolo un Barolo unico nel suo genere.
Gli abbinamenti gourmet
Durante il pranzo successivo alla degustazione, curato dallo chef Guido Paternollo del ristorante Pellico 3 del Park Hyatt, sono state proposte altre espressioni di Barolo, provenienti da diverse menzioni geografiche, abbinate a piatti raffinati. Tra gli abbinamenti spiccavano:
- Barolo Docg Raviole 2020 e Serralunga d’Alba 2020: serviti con tartare di fassona, topinambur, nocciole e nasturzio.
- Barolo Docg Liste 2019 e Cerequio 2020: accompagnati da un risotto mantecato al mascarpone e civet vegetale di verza.
- Barolo Docg Cannubi 2020: in abbinamento a un filetto di manzo alla royale.
- Il nuovo progetto Timorasso
La tartare di fassona topinambur nocciole nasturzio
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Il risotto mantecato al mascarpone e civet vegetale di verza
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Il filetto di manzo alla royale
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L’evento è stato anche l’occasione per Damilano di presentare una novità: il Colli Tortonesi Doc Timorasso Derthona 2023, un vino bianco di rara eleganza e complessità. Con note agrumate e di frutta bianca, sfumature minerali e un delicato sentore di mandorla, questo vino segna un nuovo capitolo nella storia della cantina, arricchendo la sua offerta con un bianco innovativo e ricercato.
Damilano
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