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Torna lo spettro della "Fat tax" Inevitabile l'aumento dell'Iva

Il settore alimentare colpito gravemente anche dai recenti fatti rischia di essere sconvolto ulteriormente dall'aumento dell'Iva, che, secondo il Governo, è inevitabile. Si ritorna quindi a discutere della Fat tax, per alcuni solo un modo di fare cassa sulle spalle delle famiglie italiane

 
06 giugno 2012 | 17:38

Torna lo spettro della "Fat tax" Inevitabile l'aumento dell'Iva

Il settore alimentare colpito gravemente anche dai recenti fatti rischia di essere sconvolto ulteriormente dall'aumento dell'Iva, che, secondo il Governo, è inevitabile. Si ritorna quindi a discutere della Fat tax, per alcuni solo un modo di fare cassa sulle spalle delle famiglie italiane

06 giugno 2012 | 17:38
 

La tassa sui 'cibi spazzatura' proposta dal ministero della Salute sui cibi ad alto contenuto di grassi e sale e sulle bevande alcoliche solleva ancora proteste. Questa imposta che ufficialmente dovrebbe servire ad indirizzare i consumi verso uno stile mdi vita più salutare, è in realtà un modo per "fare cassa", e a questo punto al Governo pare inevitabile un aumento dell'Iva.

«Leggere stamani che per il Governo l'aumento dell'Iva è ormai inevitabile – dichiara il presidente di Federalimentare, Filippo Ferrua – è sconfortante. Il calo del gettito tributario nel primo quadrimestre di quasi tre punti percentuale dovrebbe provocare ben altra reazione. L'eccessiva pressione fiscale innesca infatti una spirale recessiva che porta alla contrazione dei consumi e della produzione. La conseguenza è la riduzione della base contributiva e quindi delle entrate fiscali. Solo per il settore alimentare i due punti in più sulle aliquote del 21 e del 10% dell'Iva significano, in un momento non certo facile, oltre 3 miliardi di euro di aggravio per la spesa delle famiglie italiane. Spero che le posizioni espresse al riguardo dalla Banca d'Italia, dalla Corte dei Conti e oggi anche dal presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, portino a una seria riflessione al riguardo. Tanto più assurda poi risulta ogni ipotesi di food tax, anche se solo limitata alle bevande analcoliche. Un simile provvedimento penalizzerebbe ulteriormente i consumi, mettendo a rischio migliaia di posti di lavoro».

La situazione però si fa sempre più complessa, anche visti i recenti eventi che hanno colpito il settore agricolo e alimentare, probabilmente la decisione verrà rimandata, per non pesare eccessivamente sulle famiglie italiane.


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