Dunque ci siamo. Il conto alla rovescia per festeggiare i
150 anni dell'Unità d'Italia è di fatto cominciato. Fra pochi giorni, in via straordinaria, il Paese si fermerà per un giorno per celebrare quella che non può che essere una sola e vera festa di popolo. Nonostante i contrasti dei leghisti giunti fino in Consiglio dei ministri, il
17 marzo potremo tutti ritrovarci uniti per riflettere sul futuro del nostro Paese, oggi alle prese con un non facile riassetto istituzionale basato sul federalismo, da un lato, e lo scricchiolare di un'Unione europea che non sa certo entusiasmare dall'altro.
Festeggiare i 150 anni dell'Italia unita non può e non deve essere un momento retorico. L'occasione è più che opportuna per dare risalto alle molte eccellenze che in questo secolo e mezzo il nostro Paese ha saputo realizzare. E in questa prospettiva ci sono caratteristiche che fanno parte dell'identità nazionale da sempre: il patrimonio storico-artistico, il paesaggio, la nostra offerta di
Cucine regionali e prodotti tipici e la qualità della nostra ospitalità (un tempo insuperabile). Componenti che potrebbero fare del Turismo la prima fonte di ricchezza dell'Italia, ma che invece sono di fatto abbandonate a se stesse per mancanza di risorse, da un lato, e per l'incapacità, dall'altro, di fare sistema a causa dell'insipienza dei politici e dei troppi attori istituzionali in campo.
Eppure è proprio da questo settore, e più in particolare dalla ristorazione e dalla produzione alimentare, che vengono le uniche
iniziative veramente dedicate al compleanno nel nostro Belpaese.
Cuochi, ristoratori e pasticceri stanno facendo a gara per riproporre piatti della tradizione o rielaborazioni di ricette di territorio per dare un senso alle nostre radici, che sono culturali e di aromi e sapori. E analogamente c'è stata una vera competizione per valorizzare prodotti tipici o
vini (dal
Barolo al
Marsala) che rappresentano pietre miliari della nostra storia politica, ma anche dello stare a tavola.
è nella diversità delle proposte che si identifica la vera ricchezza dell'Italia, e ciò vale anche nello stare a tavola. E proprio per questo invitiamo tutti i ristoratori a fare del 17 marzo una grande occasione per valorizzare la nostra Cucina con proposte originali e capaci di rendere al meglio le qualità di ogni locale. Ma perché ovunque ci si possa sentire accomunati dall'idea della festa di tutti (da Varese a Milazzo) lanciamo un invito perché in ogni locale sia presente, almeno con i colori come simbolo anche solo nei piatti, il tricolore. Si tratta in fondo di un atto d'amore e di condivisione con 60 milioni di italiani, nonché un tributo verso le generazioni che in 150 anni hanno costruito, con sacrificio, il nostro Paese che noi oggi abbiamo il dovere di rilanciare. A partire magari proprio dallo stare a tavola festeggiando con chi lavora per il nostro benessere e la nostra salute.
Alberto Lupini
alberto.lupini@italiaatavola.netArticoli correlati:
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