Si è svolto presso la sede di Cattel, leader nella distribuzione di prodotti per il settore horeca, l’evento “Parità di genere nelle organizzazioni, UNI/PDR 125:2022 - Certificarsi per crescere”. L’incontro, organizzato in collaborazione con Noiwelfare S.r.l Società Benefit, ha esplorato il tema della parità di genere come fattore chiave per il benessere aziendale e la competitività.
Cattel ha ospitato l’evento “Parità di genere nelle organizzazioni, UNI/PDR 125:2022 - Certificarsi per crescere”
Francesco Masieri, cofondatore di Noiwelfare, ha moderato l’evento, sottolineando l'importanza della certificazione UNI/PDR 125:2022 introdotta dalla legge 162/2021, mirata a ridurre il divario di genere. «L’Italia è al 79° posto su 146 Paesi nel Global Gender Gap Index», ha affermato Masieri, evidenziando come la promozione della parità possa aumentare performance aziendale (+17%), qualità decisionale (+20%) e collaborazione (+30%).
Marco Pagan, hr director di Cattel, ha illustrato il percorso dell’azienda verso la certificazione: «Abbiamo deciso di intraprendere questo cammino per favorire un clima di maggior rispetto, a partire dal linguaggio utilizzato in azienda». Pagan ha sottolineato come l’impegno verso la parità di genere rappresenti un’opportunità per contribuire al cambiamento sociale, oltre che aziendale.
Enrico Morgante, direttore del Cfli, ha presentato il progetto “Io Porto Parità”, un’iniziativa che coinvolge oltre 50 partner nella provincia di Venezia. Morgante ha evidenziato l’importanza di valorizzare le donne, spesso svantaggiate da politiche che non permettono loro di conciliare carriera e vita privata: Dobbiamo cercare la forza lavoro anche tra le donne, molte delle quali sono altamente formate ma penalizzate da condizioni sfavorevoli».
Maela Coccato di Noiwelfare ha spiegato come la certificazione UNI/PDR 125:2022 possa essere conseguita anche da microaziende, sottolineando i vantaggi reputazionali e contributivi che ne derivano. «Non si tratta di un’imposizione, ma di un cambio di mentalità», ha affermato Coccato, indicando l’importanza di politiche concrete per ridurre il gender gap.
Roberta Bassi, di BVR Banca Veneto Centrale, ha condiviso l’esperienza della sua azienda nel percorso di certificazione, sottolineando il valore dell’autoriflessione per il miglioramento continuo: «Portare un contributo al cambiamento di cultura è una sensazione preziosa». Bassi ha inoltre sottolineato come, nonostante i progressi, molte donne in Italia non abbiano ancora un conto bancario personale, dimostrando come i retaggi culturali siano ancora radicati.
Filippo Tanganelli di Federmanager ha ribadito l'importanza della certificazione per le aziende associate, illustrando le best practice adottate per ridurre il divario di genere, tra cui asili aziendali e supporto alle dipendenti oltre il periodo di maternità.
Giulia Saccardo, responsabile della formazione in CFLI, ha concluso l’incontro sottolineando l’importanza di educare le nuove generazioni alla parità di genere e al rispetto reciproco. «Progetti come “Io Porto Parità” possono innescare un vero cambiamento», ha affermato, evidenziando come l’uso di frasi stereotipate come “Ragioni come una donna” sia ancora troppo diffuso.
Cattel si avvia così verso la certificazione UNI/PDR 125, un traguardo che rappresenta non solo un valore per l’azienda, ma per l’intero territorio, contribuendo a creare un ambiente di lavoro più inclusivo e rispettoso.
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