L'enotecario professionista è molto più che un venditore di vino, ma è piuttosto un consulente, un ambasciatore del territorio e, nel caso di Carlo Miraglia, un vero e proprio imprenditore. Così afferma Filippo Gastaldi, presidente dell'Aepi (Associazione enotecari professionisti italiani), parlando proprio della professione dell'enotecario e di Miraglia in particolare e lanciando il concorso “Migliore enotecario professionista d'Italia”.

Pollino DiVino, il progetto di Carlo Miraglia
Il concorso gode del patrocinio di importanti istituzioni e del sostegno di numerosi consorzi vitivinicoli. Questo dimostra come il mondo del vino sia sempre più unito nel promuovere la qualità e la valorizzazione dei territori. Il concorso ha proprio il ruolo di stimolare sempre più la capacità di analisi e di “fare la differenza” in una professione sempre più complessa. La finale si terrà il giorno 11 novembre nel cuore di Roma, a Palazzo Valentini.

La storia di Miraglia, tornato in Lucania - e per la precisione a Rotonda (Pz) - dopo alcune esperienze all'estero, è un esempio di come la passione per il vino possa essere un volano per lo sviluppo di un territorio. Grazie al programma “Resto al Sud”, Miraglia ha potuto realizzare il suo sogno, creando una cantina che non è solo un luogo di degustazione, ma un vero e proprio punto di riferimento per chi vuole scoprire le eccellenze enogastronomiche lucane. Il successo di “Pollino DiVino” non è passato inosservato. Miraglia è stato selezionato tra i 10 migliori enotecari con mescita d'Italia, un riconoscimento che premia la sua capacità di unire la tradizione alla modernità, offrendo un'esperienza unica ai suoi clienti.
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