Si è svolta a Torino, al ristorante Birichin la terza tappa dell'edizione 2024 di Archichefnight, una cena evento ideata dall'agenzia fiorentina Towant. Il format ha visto cinque studi di architettura torinesi impegnati a raccontare il loro modo di progettare attraverso un piatto. Gli archichef hanno pensato la loro portata come un vero e proprio progetto iniziando dallo schizzo del piatto prima di decidere ingredienti, fattibilità e la riproducibilità. Una progettualità che ha visto l'intervento dello chef-patron del locale, Nicola Batavia. Anche il naming del piatto ha avuto un'importanza fondamentale.
Archichefnight: Sogno di una carbonara in villa
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Archichefnight: Arcipelago
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Archeochefnight: Aurea d‘Oriente
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Archeochefnight: Polpo in metamorfosi
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Archeochefnight: Dolce De Stijl novo
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I partecipanti e i vincitori di Archichefnight
I partecipanti: Sceg Architetti con Arcipelago; Fragomeli and partners con Aurea d'Oriente; IDEeA Interior Design e Architettura con Sogno di una carbonara in villa; Due Linee Architettura con Polpo in metamorfosi e Artom & Zanotti architetti con Dolce De Stijl novo. E il miglior piatto per il pubblico è stato quello di IDEeA Interior Design e Architettura. L'idea nasce dalla ristrutturazione di una villa sulla collina torinese che lo studio ha rivestito con doghe di alluminio. Ecco quindi l'idea di uno spaghetto verticale con gli ingredienti tipici della carbonara e l'aggiunta di verdure. Una presentazione che ha ottenuto anche il massimo punteggio per l'impiattamento.
Per la stampa ha vinto Sceg Architetti con Arcipelago, un antipasto insolito accompagnato anche da un cocktail, Mastica&Rum che ha rafforzato l'idea di unire nella loro progettazione la razionalità piemontese e lo spirito greco. Arcipelago quindi un'interpretazione dell'insalata di anguria e feta. L'anguria diventa un succo su cui galleggiano gli ingredienti: cipolla e bacche e la feta grattuggiata.