
I numeri fanno ben sperare: nel corso del 2011 la lotta alla contraffazione e la repressione delle frodi nel settore agroalimentare è stata più incisiva rispetto agli anni precedenti. Per la prima volta insieme, i responsabili dei vari organismi di controllo con il ministro delle Politiche agricole e forestali, Mario Catania (nella foto), hanno presentato il bilancio di un anno di attività operativa: in totale 79.167 controlli, prodotti sequestrati per 36.854.189 euro, 8.737 sanzioni amministrative e 1.304 persone segnalate all'autorità giudiziaria.
«Questo dimostra come il nostro governo investe nella lotta all'illegalità - ha detto il ministro Catania - in questo settore particolarmente importante non solo per motivi etici ma anche per i riflessi economici che ne derivano. Il nostro agroalimentare è quello che presenta in termini di eccellenze qualitative le migliori evidenze di tutto il mercato mondiale e proprio questo dà origine ad un sistema di contraffazioni dalle molte facce, a cominciare dall''italian sounding”. è una partita fondamentale per noi perché solo con una battaglia di questo tipo riusciremo a tutelare i consumatori e ad aiutare i produttori a sopravvivere sul mercato con quella giusta redditività che spetta al comparto. I risultati ci sono, grazie agli organismi di controllo che hanno lavorato tutti insieme, con livelli di coordinamento importanti. Questa battaglia, che consideriamo non conclusa, vedrà sempre più il nostro impegno».
A presentare i risultati di un intero anno di attività sono stati Emilio Gatto e Laura Marisa La Torre dell'Ispettorato centrale della Tutela della qualità e repressioni frodi dei prodotti agroalimentari (Icqrf), organo di controllo ufficiale del Ministero, il colonnello Maurizio Delli Santi del comando dei Carabinieri e del nucleo antifrodi, Giuseppe Vadalà del Corpo forestale dello Stato e Pietro Preziosi della Guardia costiera-Capitanerie di porto.
I settori più controllati da ispettori specializzati, per Emilio Gatto, sono stati quello vinicolo, il caseario e l'oleario con 43.452 controlli. Tra i 25.042 operatori, il 15,8% sono stati trovati in situazioni irregolari mentre non conforme è stato trovato l'8,5% dei 61.046 prodotti.
I sequestri a tutela della qualità e del mercato, per un valore di 14.988.690, comprendevano 85mila litri di una sostanza zuccherina destinata alla sofisticazione del vino, vini Doc con etichette contraffatte, 100mila litri di falso olio extravergine di cui una parte addirittura lampante, sementi e sfarinati vari.
Una denuncia forte sulle contraffazioni del vino è stata presentata dallo stesso ministro Catania che ha mostrato due bottiglie di falso 'Prosecco”, uno brasiliano e l'altro argentino, vendute liberamente nei Paesi terzi, perché il nostro prodotto certificato non è tutelato fuori l'Unione europea.
«Questa è una grave usurpazione della nostra denominazione che a volte, di rimbalzo, può essere introdotta in Europa - ha detto il ministro - e questo comporta un grave danno per le nostre imprese. Stiamo cercando di ottenere dall'Ue il principio per cui il singolo Stato membro in questi casi debba attivarsi senza attendere la denuncia dei diretti interessati. Cercheremo di vincere questa battaglia a Bruxelles e ottenere che sia obbligatorio per lo Stato membro perseguire ogni forma di imitazione o di usurpazione: sarebbe un grosso passo avanti nella tutela delle nostre produzioni di qualità. Viceversa, fuori dall'Unione europea, la battaglia è ancora tutta da fare nelle sedi internazionali, eventualmente ricorrendo alla registrazione dei marchi da parte dei produttori e dei consorzi, su tutti i più importanti mercati del mondo».
Dell'attività dei Carabinieri ha tracciato un bilancio il colonnello Maurizio Delli Santi. Il comando dei Nuclei antifrode,che opera a supporto e a integrazione degli organismi ministeriali, comprende due macro-aree di intervento: le frodi agroalimentari e quelle comunitarie.
Quindi controlli su falsi Dop o bio, su prodotti privi di tracciabilità, in cattive condizioni o scaduti, mais Ogm spacciato per normale, olio proveniente da paesi lontani trattato chimicamente e deodorato. Le aziende controllate sono state 835, mentre 7.127,80 le tonnellate di prodotti sequestrati per un valore di 18.595.499 euro, 97 le violazioni penali e 145 quelle amministrative. Notevole la quantità di frodi e di truffe comunitarie rilevate in materia di aiuti indebitamente percepiti o richiesti per un totale di 8.084.424 euro. Controllate 933 aziende, mentre il valore dei beni immobili e mobili e conti correnti sequestrati è stato di 209.701.891 euro. 177 le persone segnalate all'autorità giudiziaria e 34 alla Corte dei conti. Notevole è anche il bilancio dell'attività della Guardia costiera che non opera solo sul mare ma che ha competenza su tutta la filiera del pescato.
Sono stati 27.776 i controlli fatti su pesce proveniente dall'estero, con 936 sequestri per un totale di 186.771 kg, in particolare importato dall'Africa e dall'Asia, come il famoso Pangasio del delta del Mekong che arriva in filetti e che viene spesso spacciato per pesce pregiato. Il valore totale dei sequestri è stato di 2.300.000 euro. Chiusi inoltre 18 esercizi commerciali e comminate 476 sanzioni penali in mare, in punti di sbarco, presso grossisti, mercati ittici, ristoranti e pescherie. La sicurezza agro-ambientale è il settore operativo del Nucleo agroalimentare del Corpo forestale dello Stato.
Questi i dati riferiti da Giuseppe Vadalà, che ha sottolineato come anche per il 2011 per il terzo anno consecutivo è stata conseguita una più elevata qualità delle operazioni e l'accertamento più incisivo degli illeciti: 43 indagini complesse e 6.171 controlli, 110 reati accertati, 1.011 illeciti amministrativi, 187 persone segnalate all'autorità giudiziaria, 2.692.384 di euro l'importo notificato. Le regioni dove sono stati ottenuti risultati più significativi sono state Emilia Romagna, Campania, Lombardia, Piemonte, Calabria, Puglia, Basilicata, Veneto e Toscana.
«Se il nostro sistema agroalimentare è forse il migliore del mondo - ha concluso il Ministro - è anche perché c'è un elevato numeri di controlli, e la qualità del controllo è anche garanzia della qualità delle nostre produzioni».
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