Torino dice addio a uno dei pionieri del comparto vinicolo della città: Mario Panizza, per molti conosciuto come il "Re dello champagne". A 90 anni si è spento uno dei primi commercianti a scommettere sul fascino delle bollicine francesi e dei vini d'eccellenza, lasciando un'eredità indelebile nel panorama enologico torinese. Fino a pochi mesi fa, era possibile incontrarlo ancora nella sua storica enoteca "Papà Noé", in corso Stati Uniti, seduto tra le casse di bottiglie, sempre pronto a commentare l'attualità con la passione che lo ha accompagnato per tutta la vita.

L‘Enoteca Papà Noè di Torino, il regno di Mario Panizza (foto: Enoteca Papà Noè, Facebook)
Fondata negli anni Sessanta nel quartiere Crocetta, prima in via Lamarmora e poi trasferita in corso De Gasperi, l'enoteca di Panizza ha avvicinato decine di generazioni torinesi al fascino dei millesimati e dei grandi champagne. Al suo fianco, in questa avventura, la moglie Chicca e successivamente il figlio Massimiliano, che oggi gestisce l'attività di famiglia. Panizza ha festeggiato con orgoglio i 50 anni di "Papà Noé", celebrando la sua passione per i piccoli marchi di champagne e consolidando legami con le maison più prestigiose come Dom Pérignon, Roederer e Krug. Il locale è diventato un punto di riferimento per i gourmet e gli appassionati di bollicine, accogliendo etichette di prestigio che hanno fatto della sua enoteca un luogo privilegiato per celebrare occasioni speciali o per scegliere regali raffinati.
Mercoledì 18 settembre, nella parrocchia San Secondo Martire, amici, familiari e clienti renderanno l'ultimo omaggio a Mario Panizza, un uomo che con il suo amore per il vino ha contribuito a rendere Torino una città più attenta e appassionata alle eccellenze enologiche.
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