Roma, sempre più capitale del vino di qualità, ha ospitato un evento dedicato all'Alta Langa Docg, il primo metodo classico d’Italia, nato in Piemonte alla metà del 1800. Alla presenza di 28 produttori, operatori professionali, enotecari, ristoratori, barman, operatori Horeca, buyer, distributori e giornalisti hanno potuto approfondire la versatilità e la longevità delle alte bollicine piemontesi nelle degustazioni di 60 diverse cuvée e in due masterclass.

Roma ha ospitato un evento dedicato all'Alta Langa Docg, il primo metodo classico d’Italia
Alta Langa, la celebrazione a Roma
L'iniziativa, svoltasi nei saloni di Palazzo Brancaccio, con la partecipazione della presidente del Consorzio di tutela, Maria Cristina Castelletta, rientra nel progetto di promozione partito lo scorso anno con la manifestazione itinerante "Alta Langa, l'anima di un territorio". L'obiettivo è quello di far conoscere, con il coinvolgimento di affermati sommelier, la versatilità di abbinamento della denominazione e la sua vocazione di vino gastronomico da gustare dagli starter fino alla fine del pasto.

Agli assaggi sono stati abbinati due grandi prodotti piemontesi: la Robiola di Roccaverano e il Prosciutto Crudo di Cuneo
Per questo agli assaggi sono stati abbinati due grandi prodotti piemontesi: la Robiola di Roccaverano e il Prosciutto Crudo di Cuneo. Nella Sala degli Specchi è stato anche allestito un Bubble Bar in cui è stato proposto un cocktail celebrativo, il "Brancaccio", con Alta Langa, Vermouth di Torino Igp, Campari e zest di arancio.

La preparazione del cocktail Brancaccio
«Caratteristica distintiva dell’Alta Langa - ha detto Castelletta- è quella di essere uno spumante esclusivamente millesimato, cioè frutto di un’unica vendemmia: ogni bottiglia riporta sempre in etichetta l’anno della raccolta delle uve, legandosi indissolubilmente alle particolari caratteristiche di quella specifica vendemmia e di quel territorio. Nessuna bottiglia può essere simile ad un'altra».
Alta Langa, tra Consorzio e denominazione
La denominazione però è relativamente recente: risale al 2002, un anno dopo la nascita del Consorzio. È uno spumante prodotto in un territorio collinare (per il disciplinare mai sotto i 250 metri slm, ma la gran parte è sui 400 ) che comprende le province di Asti, Cuneo e Alessandria e 129 comuni, legato alla sua lunga storia, senza mai subire trasformazioni radicali. Da metà Ottocento vanta il primato di primo metodo classico d’Italia, con il vino custodito nelle Cattedrali Sotterranee, Patrimonio Unesco.

Maria Cristina Castelletta e Marco Reitano
«Questa eredità ci ha condizionato fin dall'inizio- ha sottolineato la presidente del Consorzio- con regole che fossero mirate alla qualità e con una sperimentazione durata anni sui vitigni che caratterizzano i nostri vini, lo Chardonnay e il Pinot Nero. Possono essere vinificati in purezza o insieme in percentuale variabile, bianchi o rosé, brut o pas dosé. Ogni bottiglia, come detto, riporta sempre in etichetta l’anno della raccolta delle uve, legandosi indissolubilmente alle particolari caratteristiche di quella specifica vendemmia. Determinante nella nostra denominazione è il tempo: il nostro lungo affinamento sui lieviti non può durare meno di 20 mesi, quindi oggi il più giovane in commercio è del 2020. Tendenzialmente però i produttori cercano di prolungarlo anche di molto per conferire maggior complessità ed eleganza rispettandone la sorprendente freschezza».
Alta Langa, che vini si producono?
L’Alta Langa bianco ha sfumature da giallo paglierino a oro intenso e aromi che ricordano la frutta bianca e gli agrumi con sentori di crosta di pane, armonico con delicata sapidità. Il rosé ha l’intensità aromatica tipica del Pinot Nero, con profumi che spaziano dal pompelmo alle spezie, un gusto ampio e persistente e la sapidità caratteristica.

Le due masterclass sono state guidate da Marco Reitano, Head Sommelier del ristorante La Pergola dell’Hotel Rome Cavalieri dove lavora dal 1994, definito Miglior Sommelier d’Italia per la rivista Food and Travel. «Abbiamo selezionato- ha detto- 8 etichette rappresentative di una produzione frutto di aree e processi produttivi diversi, tra blanc de blanc, blanc de noir e riserve. Nel calice dimostrano grande equilibrio, frutto del grande lavoro fatto dai produttori negli ultimi trenta anni».

Alta Langa, le aziende presenti a Roma
Ecco l’elenco delle aziende presenti a Roma sono state
- Banfi
- Bera
- Borgo Maragliano
- Cantina Alice Bel Colle
- Colombo
- Contratto
- Coppo
- Deltetto
- Enrico Serafino
- Ettore Germano
- Fontanafredda
- Gancia
- Giulio Cocchi
- La Fusina
- La Torre di Castelrocchero
- LHV Avezza
- Marcalberto
- Mario Giribaldi
- Pecchenino
- Rizzi
- Roberto Garbarino
- Tenuta Carretta
- Terrabianca
- Terre del Barolo
- Tosti1820
- Vite Colte
- Mascarello Michele & Figli