Il Monte Baldo trentino, un gioiello ancora poco esplorato del mondo vitivinicolo, sarà il protagonista del convegno “Il Monte Baldo trentino, un dialogo tra viticoltura e paesaggio di montagna” promosso dall'azienda Albino Armani - Viticoltori dal 1607. L'evento, in programma venerdì 11 ottobre a Brentonico presso il Palazzo Eccheli-Baisi, rappresenta un'occasione unica per accendere i riflettori su questo territorio straordinario, che si affaccia sulla Vallagarina e che finora è stato poco discusso sia dentro che fuori dalla comunità del vino.
Il Monte Baldo al centro del convegno promosso dall'azienda Albino Armani
La giornata, moderata dall'enologa e divulgatrice Sissi Baratella, prevede un confronto tra illustri relatori e le principali aziende vinicole del Trentino, tra cui Endrizzi, Foradori, Ferrari Trento, Sondelaite e, naturalmente, Albino Armani. “Vogliamo valorizzare il nostro territorio e allo stesso tempo proteggerlo”, ha dichiarato Armani, grande sostenitore della viticoltura alpina. L'Altopiano di Brentonico, con i suoi suoli ricchi di basalto e calcare, rappresenta un luogo ideale per la coltivazione di vitigni da spumante come il Pinot Nero e lo Chardonnay. Il convegno sarà suddiviso in due sessioni principali. La prima, introdotta da relatori come il professor Attilio Scienza, Andrea Faustini (Cavit) e Duilio Porro (Fondazione Edmund Mach), si concentrerà sulla vocazione viticola del Baldo trentino, tra terroir, biodiversità e le caratteristiche pedologiche del territorio. “Il Trentino è un territorio straordinariamente vocato alla produzione di uve di qualità”, ha affermato Scienza, sottolineando l'importanza di preservare le specificità del suolo e del clima.
La seconda sessione, invece, sarà dedicata alla figura del contadino di montagna e al ruolo della viticoltura nello sviluppo sostenibile del territorio. Alessandro De Bertolini, della Fondazione Museo Storico del Trentino, esplorerà il valore storico e sociale del contadino di montagna, mentre Gianluca Telloli di Proposta Vini e Michael Hock, direttore della Cantina St. Jodern Kellerei, illustreranno l'integrazione equilibrata della viticoltura nel paesaggio montano, prendendo a modello l'esempio virtuoso del Vallese svizzero. Un ulteriore punto di interesse sarà il percorso di candidatura del Monte Baldo a Patrimonio Unesco, un riconoscimento che potrebbe segnare una svolta per lo sviluppo vitivinicolo e paesaggistico della zona. L'incontro non sarà solo un'occasione di confronto tecnico, ma un momento per discutere il futuro di una viticoltura che miri alla tutela e alla valorizzazione di un territorio unico, ricco di storia e potenzialità.
Convegno di Albino Armani, il programma
Ore 11 - Inizio del convegno
- Saluti Istituzionali
- Introduzione di Albino Armani
Interventi:
- Attilio Scienza: "La vocazione viticola: un'idea di futuro"
- Andrea Faustini (Cavit): "Focus Trentino: L'altitudine nella produzione del vino"
Duilio Porro (Fondazione Edmund Mach - FEM): "Caratterizzazione pedo-climatica ed aspetti agronomici per gestire il territorio viticolo del Baldo"
Ore 13:30 - Seconda parte del convegno
- Sissi Baratella: "Brentonico, una questione di stile"
- Albino Armani: "Vocazionalità viticola del Baldo trentino: tutela e sviluppo del territorio"
- Alessandro De Bertolini (Fondazione Museo Storico del Trentino): "Il contadino di montagna: costruttore di paesaggi"
- Gianluca Telloli (Proposta Vini) con Michael Hock (Cantina St. Jodern Kellerei): "Il Vallese, un altro esempio virtuoso di integrazione tra viticoltura e paesaggio di montagna"
Ore 15 - Tavola rotonda con i produttori del territorio
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