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Ecco cinque giovani chef italiani da tenere d'occhio nel 2025

Benvenuti nel 2025, l'anno in cui la cucina italiana diventa uno spettacolo, letteralmente: se pensavate che la nostra cultura gastronomica fosse composta soltanto da antiche tradizioni e libri impolverati, vi sbagliavate, la cucina è vita, è creatività, è uno show! Da oggi, per la precisione, è Gastromedy Show, una rubrica che presenta i nuovi talenti in un nuovo formato, adatto a tutti: partiamo dal Nord

25 settembre 2024 | 05:00
Ecco cinque giovani chef italiani da tenere d'occhio nel 2025
Ecco cinque giovani chef italiani da tenere d'occhio nel 2025

Ecco cinque giovani chef italiani da tenere d'occhio nel 2025

Benvenuti nel 2025, l'anno in cui la cucina italiana diventa uno spettacolo, letteralmente: se pensavate che la nostra cultura gastronomica fosse composta soltanto da antiche tradizioni e libri impolverati, vi sbagliavate, la cucina è vita, è creatività, è uno show! Da oggi, per la precisione, è Gastromedy Show, una rubrica che presenta i nuovi talenti in un nuovo formato, adatto a tutti: partiamo dal Nord

25 settembre 2024 | 05:00
 

Non guardare in camera, guarda in cucina! Eccoci alla prima puntata dello show più irriverente, creativo e divertente che vedrete mai nel 2025: Gastromedy Show, il baluardo di confine tra reality show e gli Oscar, la serie poco seria ma molto affamata. Qui si contendono tutti gli chef emergenti come neanche a MasterChef, pronti a conquistare il paese a suon di padellate, ricette e food porn. Anzi… senza ricette. E senza padellate. Siamo qui per presentarvi soltanto il meglio che la tradizione culinaria abbia creato dai tempi della lasagna della nonna, con lo spirito frizzante e intraprendente di chi è ancora giovane e pensa a rivoluzionare il mondo gastronomico. Sei giovani talenti che daranno vita a questo viaggio, anzi di più, a questo spettacolo tutto da gustare. Siete pronti a conoscere i primi eroi di questo show? Il direttore ha detto che forse ce la faranno, ma ha dato l'ok anche a questo articolo, quindi non so, vedete voi.

Cinque chef (emergenti) da tenere d'occhio nel 2025

Giacomo Lovato

Classe 1990, sguardo intenso, ciuffo biondo, volto ben curato: Giacomo Lovato del Ristorante Borgia di Milano è il nostro primo concorrente di Gastromedy Show con cui abbiamo voluto (cercare di) dare un tono serio allo spettacolo. Non è il solito mago dei fornelli, fissato con funghi ed erbette particolari, nella sua cucina gli incantesimi vengono fatti con metodo e cura. E tartufo. Tra le sue proposte più famose infatti ha voluto creare un intero menu dedicato al tubero più chic della cucina. Nessun collegamento al fatto che si trovi sulla piazza più chic d'Italia, anche a Milano leccano i piatti quando sopra ci sta qualcosa di buono.

Ecco cinque giovani chef italiani da tenere d'occhio nel 2025

Lo chef Giacomo Lovato

Quando il tartufo non vi piace, Lovato esce dalla cucina, si siede al tavolo con voi e vi fissa. Intensamente. Abbiamo già parlato del suo sguardo intenso, vero? Da bravo mago qual è, vi ipnotizza e cerca di capire quale piatto prepararvi, cercando di soddisfare il vostro palato e al contempo senza offendere la sua maestria magica. Questa tecnica la chiama “Psyche”. Sulla carta dice che questo è il metodo con cui creare un menu personalizzato a misura del cliente, ma la verità è che un mago, come dovreste sapere, non svela mai i suoi trucchi. Soprattutto a chi non ama i tartufi.

Davide Marzullo

Il segreto di Davide Marzullo (Trattoria Contemporanea di Lomazzo, Como) non lo abbiamo ancora scoperto, ma intanto “show must go on”: è uno dei concorrenti più giovani, non ha ancora compiuto trent'anni e ha un sorriso contagioso. Ha momentaneamente "lasciato" la sua Trattoria, situata in un'ex fabbrica di cotone, per partecipare al nostro show. Questa positività ci ha incuriositi sin da subito, ma non è per l'audience che abbiamo deciso di assumerlo. Diciamo che Marzullo in cucina ci sa fare.

Ecco cinque giovani chef italiani da tenere d'occhio nel 2025

Davide Marzullo

La sua cucina è una spennellata di tradizione italiana e influenze internazionali, con un occhio di riguardo all'estetica: per capire il livello di artista che è, una volta ha servito un piatto che sembrava un risotto, elegante, elaborato, ma del risotto non c'era traccia. Al posto del chicco di riso, c'era una brunoise di sedano rapa. Lui lo chiama il “Nosotto”. Un umorismo un po' inglese? Infatti ha lavorato anche a Londra.

Silvia Rozas

Come una soleggiata e piacevole gita al mare spagnolo, Silvia Rozas, del ristorante Bacàn di Venezia, ha voglia di illuminare i suoi clienti. Attenti a non scottarvi, però: dietro il suo sorriso gentile e quel delizioso accento, si cela una fine stratega. La leggenda vuole che sia così in gamba da aver fatto bere il Mezcal nel suo locale a Venezia ed aver steso tutti. Sfiletta il pesce con un'eleganza regale e sa tagliare le carote alla julienne bendata, non ci sarebbe da stupirsi se nel 2025 riuscisse a ottenere il titolo di regina della cucina spagnola in Italia e forse di tutta l'Europa.

Ecco cinque giovani chef italiani da tenere d'occhio nel 2025

La chef Silvia Rozas

Noi nel dubbio abbiamo ben pensato di tenerla dalla nostra parte, non si sa mai. Vi consigliamo di provare le sue “croquetas de jamon” prima che finiscano. Silvia ne prepara poche porzioni al giorno e siccome ci hanno preso gusto tutti a bere il Mezcal, sapete come si dice, un Mezcal tira l'altro e tutti tirano le croquetas. Prevediamo un aumento considerevole di prenotazioni nel suo locale dopo il Gastronomy Show.

Luca Orilia

Nel cuore delle Langhe, al Visione Restaurant&Living di Barbaresco (Cn), c'era un supereroe e nessuno di voi lo aveva visto: Luca Orilia all'apparenza sembra un normale imprenditore del settore della ristorazione, ma in realtà è una personalità aliena dotata di superpoteri. Tra questi, il potere di rendere straordinario l'ordinario. Ha aperto un ristorante a Barbaresco in grado di offrire un panorama a 360 gradi sulle Langhe, un pensiero talmente semplice ed efficace che nessuno ci aveva pensato prima. Dalla mattina alla sera le Langhe, da destra a sinistra le Langhe, nel bicchiere le Langhe: semplicemente geniale.

Ecco cinque giovani chef italiani da tenere d'occhio nel 2025

Luca Orilia

Dicono che sia anche portato a intrattenere gli ospiti in sala, sia affabile e gentile, purché non chiediate un Barolo con la soda. Non facciamo figuracce anche con gli alieni, per favore, soprattutto quelli che fanno girare la nostra economia.

Gabriele Baruzzi

Terminiamo il nostro primo giro di presentazioni (speriamo che non sia l'ultimo, col benestare del direttore) con Gabriele Baruzzi, che con la sua pizza sta facendo letteralmente “lievitare” il settore. Nato nel 1988, questo giovane pizzaiolo ha un'ambizione un po' fuori dal coro: incidere un album a forma di pizza. Oppure sfornare una pizza che faccia cantare i suoi clienti. In effetti non ci è sembrato molto chiaro, al terzo spicchio della sua pizza “Suprema di faraona” abbiamo sentito gli angeli cantare e non abbiamo capito più niente.

Ecco cinque giovani chef italiani da tenere d'occhio nel 2025

Lo chef Gabriele Baruzzi

Il suo unico difetto è l'ossessione per i lievitati: li coccola, li accarezza, li vizia, gli parla, persino gli dedica le canzoni. Lo perdoniamo perché abbiamo provato quasi tutte le sue varianti di cottura, dalla napoletana ai gourmet e va bene pure amare il proprio lavoro, ma poi dove trova il tempo per dedicarsi al nostro Gastromedy Show? Abbiamo un pubblico esigente. Lo trovate al Rock 1978 di San Faustino (Bs).

Se siete arrivati alla fine, allora vuol dire che abbiamo scelto bene i primi chef emergenti di questa gustosa serie, se invece avete qualcosa da ridire, vi faremo sgridare da Silvia con cipiglio severo e soprattutto siete persone che guardano in camera. Direttore, perdonali, noi ci abbiamo provato. E forse ci proveremo ancora!

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© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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