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Ristorazione e rappresentatività, qualcosa si muove

di Alberto Lupini
direttore
 
07 giugno 2011 | 14:52

Ristorazione e rappresentatività, qualcosa si muove

di Alberto Lupini
direttore
07 giugno 2011 | 14:52
 

Per ora siamo alle battute iniziali, ma rispetto al poco fatto finora sembra già tanto. Dopo le dichiarazioni di intento codificate in un documento sottoscritto nell'ottobre del 2009 (in cui si riafferma il ruolo strategico della ristorazione di qualità per il Sistema Italia), cinque associazioni di chef patron e la Fipe (nucleo iniziale di un'aggregazione che si propone molto più larga) stanno ora cercando di dare una qualche concretezza a un progetto di rappresentatività e coordinamento che potrebbe garantire sviluppi importanti per tutto il settore in Italia.

Orpi, Buon ricordo, Uir, Giovani ristoratori europei e Cuochi Chic, superando antiche logiche di concorrenza, potrebbero ora andare a vedere realmente che cosa la Fipe può offrire di nuovo a piccole imprese che - come 'Italia a Tavola” segnala da sempre - costituiscono il cuore dell'offerta turistica italiana, ma che non ricevono di fatto alcuna attenzione da parte delle istituzioni, né del resto hanno capacità di fare squadra o creare sinergie. C'è un problema di rappresentatività dell'intero settore che non aveva finora trovato nel sindacato la sua soluzione, ma che ora la Fipe potrebbe assicurare se, come sembra, verrà garantita una spalla 'politica” a quei ristoratori interessati a un percorso di qualità, trasparenza e valorizzazione del territorio.

Non a caso la Fipe, su indicazione dei vicepresidenti Aldo Cursano e Alfredo Zini, intende dare finalmente una struttura anche organizzativa al suo Comitato nazionale della ristorazione in cui coinvolgere da subito le cinque associazioni ricordate e tutte quelle che su base regionale, dalle Marche alla Lombardia, dal Friuli alla Sicilia, si muovono oggi in ordine sparso, e senza mezzi, per tenere alta la bandiera di un'attività che rappresenta lo stile italiano del vivere bene.

A causa probabilmente della crisi che sta spingendo molti ristoratori ad aprire gli occhi rispetto alla discriminazione che hanno subito nei confronti di altri esercizi pubblici più tutelati, c'è oggi più interesse da parte di molti, al di là delle sigle di appartenenza, a immaginare una categoria più unita e più forte. Ed è importante che la Fipe senta il dovere di rappresentare meglio questi imprenditori, sia pensando ai propri iscritti che a quelli che aderiscono ad altre associazioni non sindacali. Si tratta di una strategia di grande valore soprattutto se, come sembra di capire dai primi incontri di questi giorni, c'è la volontà di puntare su un salto di qualità del settore basato su strumenti come la 'certificazione” dei locali (che vede Unioncamere da tempo in prima fila con il marchio 'Ospitalità italiana”) o la tracciabilità dei prodotti.

Ciò che conta realmente è però che non si perda altro tempo e si riesca da subito ad avviare un processo rapido di aggregazione e rappresentanza il più largo possibile. Basti ricordare che il pur generoso progetto di Raffaele Alajmo di dare vita ad un polo della ristorazione di qualità era fallito proprio perché era imprigionato nella logica delle associazioni autoreferenziali che a conti fatti non rappresentano più di 500 o 600 locali in tutt'Italia. Questa nuova iniziativa deve invece avere l'ambizione di parlare a tutti i ristoratori interessati alla qualità, e forte di numeri veri diventare interlocutore delle istituzioni a partire dal Governo e dalle Regioni. Un progetto non facile, ma che si può realizzare.

Alberto Lupini
alberto.lupini@italiaatavola.net




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09/06/2011 19:05:00
4) Grave l'assenza di Fiepet dal dibattito sul Codice del turismo
Nella giungla delle associazioni, il decreto sul turismo non riguarda solo le singole categorie, nemmeno i singoli settori del mondo della ristorazione e della ricezione, la mancanza di coordinamento da parte della Confcomercio e Confesercenti. Dimostra quanto sono lontano a livello nazionale dai problemi del nostro settore al di fuori di sterili e molte volte inutili proclami vedi "rete imprese" se non sono in grado di coordinare di proporre proposte unitarie, che affrontino anche con il supporto delle varie espressioni territoriali e di categoria queste associazioni corrono il rischio di essere utili solamente per riscuotere automaricamente le adesioni. Per quanto mi riquarda debbo rimarcare la non presenza della mia associazione di categoria Fiepet Confesercenti al dibattito sul decreto sul turismo, non possiamo continuare a rincorrere il dopo. Preferisco che la mia associazione Fiepet si faccia promotrice di proposte, iniziative sul territorio, care associazioni abbondoniamo i sacri uffici e andiamo e ritorniamo a parlare con i nostri associati e non. Alle varie associazioni mi sento il dovere di dire abbandoniamo la strada del corporativismo, siamo tutti sulla stessa nave ogniuno deve remare insieme, dal lavapiatti al cuoco al grande ristorante o alla piccola trattoria dobbono fare sistema se non vogliamo che la nave affondi dal semplice marinaio al blasonato capitano. Certamente i tempi non sono dei più favorevoli. Ma solo davanti alle difficoltà chi ci rappresenta dimostra di essere il rappresentante di migliaia di attività e non di rappresentare solo se stesso.


08/06/2011 12:15:00
3) Non dimentichiamoci della pizza, sarebbe una grave mancanza...
E la PIZZA??? Non ho letto di Associazioni di Pizzerie e Pizzaioli. Se mi sbaglio e non ho letto bene o compreso tutto l'articolo, chiedo scusa, altrimenti è un grave errore dimenticare la pizza o peggio ancora estrometterla da questo progetto, che nascerebbe già orfano di un elemento molto importante della ristorazione italiana!
Cordiali saluti.


08/06/2011 10:49:00
2) Speriamo che al Governo qualcuno ascolti
Nonostante tutto sono convinto ci sia ancora qualcuno che possa e voglia fare i veri interessi di chi opera professionalmente e seriamente in questo settore cardine del Belpaese... nella speranza che qualcuno al Governo ascolti la voce ed i reali problemi dei diretti interessati! Avanti così Alberto!


07/06/2011 17:36:00
1) Speriamo sia un buon inizio
Sono semplicemente contento di questa NOTIZIONA e speriamo che sia veramente un Buon Inizio e che sia da richiamo per altre associazioni.





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